2 novembre 2003 – La Tarrant Mexico – Ajalpan di Puebla e’ un’azienda a capitale statunitense, facente capo alla Tarrant Apparel Group con sede a Los Angeles, che produce  abbigliamento per Levi’s, Liz Claiborne, Tommy Hilfiger, the Wet Seal e altre marche USA.

E’ al centro di un conflitto sindacale dopo che a fine agosto alcune centinaia di lavoratori sono stati licenziati  per aver costituito un sindacato indipendente, SUITTAR, e aver proclamato uno sciopero a giugno per migliori condizioni di lavoro.

Il motivo ufficialmente addotto dall’azienda per i licenziamenti e’ il calo produttivo con conseguente esubero di personale, ma la procedura seguita e’ in netto contrasto con la legge del lavoro messicana che impone alle aziende di dimostrare per iscritto al JLCA (Comitato locale per la Conciliazione e l’Arbitrato di Puebla) lo stato di necessita’ temporanea  e quindi di negoziare un’indennita’ di disoccupazione per i lavoratori (questo perche’ in Messico non esiste sussidio per la disoccupazione). Inoltre, il motivo del licenziamento deve essere comunicato ai lavoratori per iscritto e, in caso di licenziamento senza giusta causa, essi hanno diritto a un’indennita’ di licenziamento o al reintegro nel posto di lavoro. Nel caso della Tarrant di Ajalpan nessuna di queste norme e’ stata rispettata e quindi i licenziamenti sono illegali. A colmare la misura, il 6 ottobre il JLCA ha respinto la richiesta di riconoscimento di SUITTAR adducendo una serie di vizi di forma. Questi, a norma di legge, avrebbero dovuto essere comunicati ai richiedenti prima del pronunciamento definitivo in modo da potervi porre rimedio; si tratta anche in questo caso di un provvedimento illegittimo. SUITTAR si appellera’ contro la decisione davanti agli uffici amministrativi nazionali del North American Agreement on Labor Cooperation (NAO/NAALC), l’OIL e l’OCSE. Ma poiche’ il caso non sara’ discusso prima di 6-8 mesi, e’ necessario che continui la pressione internazionale sul governo messicano, sulla Tarrant e sui suoi committenti.

Levi-Strauss ha risposto alle sollecitazioni e ha informato personalmente  molti dei clienti della Tarrant Apparel Group che le e’ stato negato l’accesso agli stabilimenti messicani dove intendeva recarsi per  monitorare l’applicazione del suo codice di condotta e in seguito la Tarrant Mexico ha rotto i rapporti commerciali con Levi’s.

Fra tutti i committenti, le peggiori reazioni vengono da Tommy Hilfiger, the Wet Seal e i Federated Department Stores. The Wet Seal, pur avendo un codice di condotta, non si e’ ancora espressa circa il suo intendimento, Tommy Hilfiger si e’ affrettata a cancellare le commesse per “ragioni commerciali”, i Federated Department Stores hanno dichiarato che non interverranno poiche’ il loro codice di condotta non contempla il diritto alla liberta’ di associazione.

E’ vero che molti dei marchi clienti di Tarrant non sono presenti nei negozi italiani, ma vi preghiamo di partecipare comunque alla campagna di pressione che serve a rafforzare il processo di costruzione della liberta’ sindacale in Messico. Lo abbiamo gia’ fatto in passato sostenendo, con buoni risultati, i lavoratori Nike della Mexmode, e con risultati purtroppo meno buoni, i lavoratori Puma della Matamoros.

 

SCRIVIAMO A THE WET SEAL, FEDERATED DEPARTMENT STORES INC., TOMMY HILFIGER per chiedere alle imprese di fare pressione sulla Tarrant, sul governo federale messicano e sul governo dello Stato del Puebla affinche’ sia riconosciuta legittimita’ al sindacato SUITTAR, le si invita inoltre a firmare con esso un contratto collettivo di lavoro: peter.whitford@wetseal.com; jzimmerman@fds.com; ddyer@tommy-usa.com; jhorowitz@tommy-usa.com; thilfiger@tommy-usa.com; cbirchfield@tommyhilfiger.com

Inviate per conoscenza ai seguenti indirizzi corrispondenti a uffici governativi ed altri uffici delle imprese (probabilmente qualcosa tornera’ indietro):

gguez@aol.com; gerard.guez@tags.com; kamel.nacif@tags.com; corazon.reyes@tags.com, silvia.davila@tags.com; tarrant.ajalpan@tags.com; gabriela.bringas@tags.com; pguez@innovogroup.com; iaa@innovogroup.com,
paul.guez@tags.com;buzon_abascal@stps.gob.mx;antonio.zarain@puebla.gob.mx; antonio.lopezmalo@puebla.gob.mx; armando.toxqui@puebla.gob.mx;
atq1969@hotmail.com; dorrit.bern@charming.com;sfried@limitedbrands.com;
catpuebla@yahoo.com.mx

To:

The Wet Seal

Federated Department Stores

Tommy Hilfiger

Ogg.: Tarrant Mexico – Legal recognition of the workers’ union

 

Dear sirs,

I have recently received updated information regarding the illegal dismissals of hundreds of workers from the Tarrant México – Ajalpan factory in Puebla, as well as reports that workers at this facility are being prevented from exercising their legal right to free association.

Specifically, the independent union SUITTAR was on October 6th unjustly denied legal recognition.

The company’s and labour board’s actions against the workers, and the leadership of the union, violate Mexican labour laws (the right to organize), as well as fundamental workers’ rights and constitute a human rights violation. Workers at Tarrant are entitled to be represented by

the union of their choosing, without intimidation or discrimination.

I therefore fully support the workers in this matter. I urge you to take responsibility and:

· Immediately contact Tarrant management, the Mexican federal government and the Puebla state government to ensure that:

a. The Ajalpan workers’ rights to freedom of association are upheld, thus accepting SUITTAR’s appeal, overturning the registro decision and legally recognizing the independent union. The JLCA violated LFT (Mexican Federal Law) Articles 685 and 686 stipulating its responsibility to revise all submitted documents and notify the petitioners what is lacking before considering the registro petition.

b. The company signs a collective bargaining agreement with SUITTAR according to LFT Articles 386 and 439.

· Work together with Levi’s, Limited Brands, Charming Shoppes and other TAG clients to urge TAG and the Puebla state government to comply with the brands’ Codes of Conduct and Mexican and international law.

· Publicly cite the Worker Rights Consortium report as evidence of the illegal violations, see  www.workersrights.org.

· Communicate directly with the workers and the CAT, for instance via catpuebla@yahoo.com.mx.

For your information, I am also contacting the factory’s management, the governor and JLCA of Puebla to share my concerns with them.

Thank you for your consideration. I appreciate your prompt attention and action, and hope that you will take the necessary steps to bring about a resolution to this matter that is to the satisfaction of the workers and in compliance with the law.

Sincerely,

(nome, cognome, citta’ e paese, evenutale organizzazione di appartenenza)