accordo_bangladeshIl Comitato di direzione annuncia il piano di implementazione

 

Il Comitato di direzione dell’Accord on Fire and Building Safety in Bangladesh annuncia oggi il suo piano di implementazione del programma dell’Accordo, che doveva essere consegnato entro la scadenza di 45 giorni dalla firma. Questo Accordo pionieristico è costituito da un contratto vincolante tra 70 marche e rivenditori del settore dell’abbigliamento, sindacati internazionali e locali e ONG. L’obiettivo è di assicurare miglioramenti sostenibili nelle condizioni di lavoro nell’industria degli indumenti in Bangladesh.

“La CCC come testimone della firma dell’Accordo si congratula con il team di implementazione per gli eccellenti passi in avanti compiuti, che potenzialmente potranno rappresentare un reale cambiamento per la vita di molti lavoratori bengalesi. Accogliamo inoltre con favore il forte impegno dei marchi per migliorare la salute e la sicurezza nelle fabbriche di abbigliamento in Bangladesh”. ha dichiarato Ben Vanpeperstraete, del Segretariato Internazionale

I punti principali del piano sono:

–                  Ispezioni iniziali, per identificare pericoli gravi e la necessità di riparazioni urgenti (saranno portate a termine entro 9 mesi).

–                  Una procedura intermedia per avere effetto nel caso in cui i processi d’ispezione esistenti o i rapporti dei lavoratori identifichino fabbriche che richiedono immediate misure d’intervento.

–                  Avviamento delle procedure di assunzione per i posti di ispettore capo della sicurezza e del direttore esecutivo

–                  Istituzione della struttura di governance tramite il Comitato di direzione con un numero uguale di rappresentanti delle aziende firmatarie e dei sindacati e un comitato consultivo con ampia rappresentanza in Bangladesh.

Secondo i firmatari dell’accordo è prioritario procedere rapidamente per ridurre gravi pericoli ai quali sono soggetti i lavoratori nelle aziende coperte dall’accordo. Le prime ispezioni saranno portate a termine al più tardi entro 9 mesi in tutte le fabbriche e i progetti di rinnovamento e di riparazione saranno messi in atto laddove necessario.  Questi si concentreranno nelle situazioni in cui i lavoratori sono esposti a gravi e immediati rischi, in particolare dove le infrastrutture e le procedure di emergenza (ad esempio uscite di emergenza, esercitazioni anti incendio ed evacuazione) e difetti strutturali, che potrebbero condurre a guasti strutturali parziali o totali di una fabbrica, vengano riscontrati.

Jyrki Raina, segretario generale di IndustriAll: “La nostra missione è chiara: assicurare la sicurezza a tutti i lavoratori dell’industria degli indumenti in Bangladesh. La chiave del  successo  di  questo  programma  è  il  conivolgimento  diretto  degli  operai  nelle fabbriche”.

Nel periodo intermedio durante il quale si finalizzeranno i dettagli e si creeranno gli ispettorati,   un   protocollo   di   emergenza   garantirà   la   possibilità   di   intervenire rapidamente per  proteggere  i  lavoratori  presso  qualsiasi  fabbrica  nella  quale programmi di ispezione esistenti o rapporti dei lavoratori identifichino una minaccia immediata per la vita e situazioni pericolose. Tutte le aziende firmatarie che fanno capo alla fabbrica in questione saranno informate immediatamente e il proprietario della fabbrica sarà intimato a cessare le attività nell’attesa di ulteriori investigazioni e/o riparazioni. Grazie al coinvolgimento dei sindacati locali, gli operai delle fabbriche saranno informati su potenziali pericoli e sul loro diritto di rifiutarsi di entrare in un edificio potenzialmente non sicuro. Si prevederà un piano attuabile di rinnovo e riparazione per eliminare i pericoli e gli operai saranno pagati durante il periodo di chiusura della fabbrica.

Andy York, manager del commercio equo, N Brown Group: “I firmatari concordano che questo sforzo comune costituisce un programma credibile ed effettivo in cui tutte le parti si impegnano in modo genuino a collaborare. Soltanto in questo modo si potranno realizzare cambiamenti a lungo termine e sostenibili nell’industria degli indumenti in Bangladesh.”

È già in corso il processo di reclutamento dell’ispettore capo della sicurezza e del direttore esecutivo, i quali dovranno riferire direttamente al Comitato di direzione dell’accordo.

Entro il 15 luglio tutte le compagnie firmatarie raccoglieranno i dati concernenti le fabbriche, comprendenti i dettagli di ogni singolo edificio della fabbrica.  Si prevede di pubblicare un elenco aggiornato di tutte le fabbriche interessate dall’accordo.

La struttura legale  che gestisce l’accordo sarà costituita da una Fondazione con sede in Olanda e un ufficio in Bangladesh.

I sei membri esecutivi del Comitato di direzione sono stati eletti. I membri includono funzionari di IndustriAll Global Union, UNI Global Union e del Consiglio dei sindacati del  Bangladesh,  nonché  rappresentanti  delle  aziende  firmatarie:  Inditex,  N.Brown Group and PVH Corp. L’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO) ha designato un suo rappresentante senior quale presidente.

Si istituirà un comitato consultivo che include rappresentanti del governo del Bangladesh, dei fornitori, delle marche, dei sindacati logali e delle ONG. Il comitato consultivo, che sarà presieduto da un rappresentante dell’ILO, è di vitale importanza per assicurare un collegamento forte tra gli attori locali e il piano d’azione nazionale.

Una delegazione del Comitato di direzione si recherà in visita in Bangladesh alla fine di luglio per incontrare i portatori di interessi locali e discutere sul loro ruolo nel contesto di implementazione dell’accordo e per creare nessi tra i lavoratori.

Il Comitato di direzione desidera ringraziare il team di implementazione per il grande lavoro svolto negli ultimi 45 giorni per allestire il piano di implementazione. Il team di implementazione è composto da Clean Clothes Campaign, Worker Rights Consortium (consorzio per i diritti dei lavoratori), IndustriAll Global Union (federazione mondiale dell’industria), UNI Global Union, Aldi, C&A, Inditex, N Brown Group, Otto Group, e PVH Corp.

You can find all the answers to the Frequently Asked Questions here

The History of the Bangladesh Safety Accord here

CCC’s report Fatal Fashion – An analysis of recent factory fires in Pakistan and Bangladesh here

CCC’s report Hazardous Workplaces – Making the Bangladesh Garment Industry Safe here