Dopo due settimane di sciopero, venerdì 16 giugno è stato raggiunto un accordo che soddisfa le richieste dei lavoratori e delle lavoratrici. Inizia una nuova fase delle relazioni industriali e la Clean Clothes Campaign continuerà a monitorare il caso e a sostenere i lavoratori.

Dopo due settimane di sciopero e interruzione della produzione presso lo stabilimento Falc East di Knjaževac, in Serbia, il 16 giugno è stato raggiunto un accordo tra il sindacato Sloga e la direzione dell’azienda. L’accordo prevede un aumento del 10% dei salari a partire dal 19 giugno, oltre a un aumento dei buoni pasto e all’impegno a discutere un aumento degli incentivi a partire da settembre.

Si tratta di un’importante vittoria per i dipendenti di Falc East, filiale dell’italiana Falc e fornitore di prestigiosi marchi globali del lusso tra cui Balenciaga, Gucci (Gruppo Kering), Burberry e Hogan (Gruppo TODs), che da tempo lamentavano salari da fame, ulteriormente colpiti dalla crisi e dall’inflazione.

Circa l’80% dei lavoratori della fabbrica Falc East riceveva salari molto bassi, vicini alla soglia di povertà statistica per la Serbia, appena un terzo di quello che dovrebbe essere il salario di sussistenza per il 2021, come calcolato dall‘European Floor Wage.

L’accordo è stato raggiunto grazie alla grande mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici guidati dal sindacato Sloga, che hanno avuto la forza e il coraggio di esporsi, rinunciando a 11 giorni di salario per dimostrare l’insostenibilità della loro condizione. La coraggiosa lotta salariale dei lavoratori di Knjaževac è stata supportata da numerose organizzazioni della Clean Clothes Campaign che, oltre a firmare una dichiarazione pubblica di sostegno, hanno contattato i marchi clienti di Falc East affinché intervenissero per garantire una soluzione positiva alla vertenza salariale. Come stabilito dal diritto internazionale e come sarà presto introdotto nella direttiva sulla due diligence di sostenibilità delle imprese nei prossimi mesi, i marchi del lusso hanno la responsabilità di garantire che i lavoratori che producono i loro beni ricevano un salario dignitoso, un diritto umano fondamentale. Anche attraverso l’adozione di pratiche commerciali eque, tra cui il pagamento di prezzi adeguati.

Per lavoratori e lavoratrici che lottano ogni giorno per arrivare a fine mese, scioperare per undici giorni non è una scelta semplice. Per questo motivo la Clean Clothes Campaign ha deciso di avviare una campagna di raccolta fondi per contribuire a coprire gli 11 giorni di mancato guadagno dei 600 lavoratori e lavoratrici in sciopero. La stessa richiesta è stata fatta ai marchi internazionali del lusso, i veri datori di lavoro dei lavoratori della Falc East.

Chi desidera contribuire può farlo attraverso questa piattaforma: https://www.donacije.rs/projekat/podrska-radnicima-knjazevac/ .

La coraggiosa lotta dei lavoratori della Falc East è un esempio per tutti i lavoratori in Serbia e in Europa. La Campagna Abiti Puliti continuerà a sostenere questa e tutte le altre lotte per condizioni di lavoro dignitose nell’industria della moda globale, a partire dalla rivendicazione di salari dignitosi.