Quando acquistiamo un abito, una borsa o l’ennesimo paio di scarpe a poco prezzo, ci chiediamo chi ne paghi le conseguenze? C’è da dire che anche comprando un prodotto di lusso non siamo sicuri che siano garantiti diritti, sicurezza e un salario giusto ai lavoratori che lo producono. Ciò avviene nel caso di produzioni internazionali ma anche il made in Italy non sfugge a certe logiche.

Ma quali sono le cause del generale impoverimento del settore moda? E quali le possibili soluzioni per una transizione giusta e inclusiva?

Ne parliamo con i protagonisti del mondo del lavoro, delle imprese, dell’attivismo e degli Enti Locali a partire da due recenti ricerche di Clean Clothes Campaign / Fair Trade Advocacy Office e di CNA Federmoda che affrontano il tema cruciale dei rapporti di potere nelle catene di fornitura in Italia.

Saluti introduttivi: Stefania Gasparini – Vicesindaca Comune Carpi

Intervengono: David Cambioli – Equo Garantito, Deborah Lucchetti – Fair/Campagna Abiti Puliti,  Paolo Pernici – CNA Federmoda Toscana, Gaetano Aiello – Università di Firenze, Daniele Dieci – CGIL Modena, Cristina Cotorobai– attivista, content creator, Vincenzo Colla – Assessore Regione Emilia Romagna

Modera: Giulia Bosetti, giornalista RAI

Al termine aperitivo sostenibile

Vi aspettiamo il 4.10 alle 17:00 in Via San Rocco 1 – Carpi

PRENOTA IL TUO POSTO: https://www.eventbrite.com/e/biglietti-contro-le-pratiche-commerciali-sleali-e-il-lavoro-povero-nella-moda-722606133397