webbeeld5Oggi, 24 maggio 2013, è un mese esatto dal crollo del Rana Plaza, costato la vita ad oltre mille persone. Oggi è anche l’anniversario del sesto mese dall’incendio alla fabbrica Tazreen in cui morirono 112 persone arse vive.

Queste due assurde tragedie nell’industria tessile bengalese contano un totale di 1239 vittime e migliaia di feriti. A queste lavoratrici e a questi lavoratori spetta un risarcimento, ma i loro debiti stanno crescendo a causa dell’inerzia dei marchi coinvolti. Diciamo ai marchi: è ora di pagare! Non fate soffrire i sopravvissuti ulteriormente.

>> Scrivi ai marchi per chiedere di pagare i risarcimenti per le vittime dell’incendio alla Tazreen e del crollo del Rana Plaza ora!

Sabato 25 maggio attivisti della Campagna Abiti Puliti scenderanno in piazza a Milano, Firenze e Napoli per chiedere ai marchi coinvolti nelle tragedie del Rana Plaza e della Tazreen di assumersi le loro responsabilità. Siete tutti invitati a partecipare!

Apprezziamo l’impegno assunto dai marchi che hanno sottoscritto l’Accord on Fire and Building Safety in Bangladesh per prevenire future tragedie, ma questo non li sottrae dalla responsabilità di pagare risarcimenti equi e negoziati con i sindacati.

Leggi la posizione aggiornata di tutti i marchi coinvolti

La perdita del lavoro e dei salari è devastante per le famiglie coinvolte. Le storie di disagio sono moltissime. Una donna ha raccontato ai media che sua nipote stava lavorando al Rana Plaza da appena un mese quando è stata sepolta dalle macerie. Ha raccontato di non essere riuscita ad ottenere assistenza da nessuno: “Siamo molto poveri, non so dove chiedere aiuto”.  La nipote era l’unica, come in molte famiglie, ad avere un lavoro.

Nonostante molti marchi abbiano annunciato pubblicamente che avrebbero prestato soccorso alle vittime, la maggior parte delle famiglie dei deceduti nel Rana Plaza non ha ancora ricevuto alcun supporto economico. Né le vittime del Rana Plaza, né quelle della Tazreen hanno alcuna garanzia che tali sostegni arriveranno, pur essendo un diritto previsto dagli standard dell’ILO.

La somma necessaria a costruire il fondo di risarcimento per la tragedia del Rana Plaza ammonta a circa 54 milioni di euro, mentre quello per l’incendio alla Tazreen a circa 4,5 milioni di euro. Queste cifre sono state calcolate dai sindacati bengalesi e internazionali sulla base di altre tragedie precedenti e degli standard dell’ILO. I marchi devono assumere l’onere il 45% del totale, mentre il governo, l’associazione dei datori di lavoro bengalese (BGMEA) e i fornitori il restante 55%

La CCC chiede a tutti i marchi collegati al Rana Plaza e alla Tazreen di:

  • Impegnarsi a pagare le cure immediate e un risarcimento completo ed equo ai lavoratori feriti e alle famiglie delle vittime, in linea con le metodologie e i calcoli stabiliti dai sindacati
  • collaborare con i sindacati del Bangladesh e le organizzazioni che rappresentano le vittime, così come con IndustriALL, la confederazione sindacale globale che rappresenta i lavoratori del tessile, al fine di garantire che tutti i pagamenti siano effettuati secondo un processo trasparente e concordato.

La Campagna Abiti Puliti ha bisogno del tuo supporto affinché giustizia sia fatta per le vittime del Rana Plaza e della Tazreen. Alcuni brand hanno dato la loro disponibilità a partecipare al meccanismo di risarcimento, ma finché tutte le vittime non saranno risarcite non smetteremo di chiedere giustizia. I marchi possono fare pressione su altre imprese e sul governo bengalese per costringerli a pagare, creando un precedente importante che riconsegni dignità alle vittime delle due tragedie.

>> Entra in azione e chiedi ai marchi di pagare un pieno ed equo risarcimento.

Manda una email ai brand per chiedergli di assumersi le loro responsabilità!

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Testo dell’email

Caro …

Sono molto preoccupato/a  di apprendere dalla Campagna Abiti Puliti che dopo sei mesi dall’incendio alla fabbrica Tazreen e dopo un mese dal crollo del Rana Plaza, le famiglie dei 1239 morti e degli oltre 2600 feriti stiano ancora aspettando il pieno ed equo risarcimento. È trascorso troppo tempo.

Basta ritardi! Prendete l’iniziativa e collaborate con i sindacati per pagare immediatamente i risarcimenti che spettano alle vittime. Dovreste impegnarvi a pagare l’indennizzo secondo un processo trasparente e concordato basato su standard internazionali coprendo la perdita di guadagni immediati e i danni, le cure mediche, la riabilitazione e le spese dell’istruzione dei figli dei lavoratori e delle lavoratrici deceduti.

È ora di pagare. Le vittime hanno già sofferto abbastanza

Distinti saluti

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