Charles Hector rischia una sanzione scandalosa di circa 2,3 milioni di euro e l’impedimento a pubblicare qualsiasi informazione circa i lavoratori migranti alla Asahi Kosei. Nonostante migliaia di email inviate alla Hitachi, l’azienda non ha risposto né ha fatto pressione sui suoi fornitori per il ritiro della denuncia.

Molti di voi hanno già risposto al nostro appello di scrivere alla Hitachi, che si rifornisce presso la società di elettronica Asahi Kosei in Malesia. La Asahi Kosei ha denuciato Charles Hector per impedirgli di scrivere circa le minacce ricevute da 31 lavoratori migranti che lamentavano deduzioni salariali sproporzionate e la mancanza di congedo per malattia. In risposta ai loro reclami sono stati minacciati presso il loro ostello, e quattro sono stati
subito portati all’aeroporto per essere allontanati.

Charles Hector rischia una sanzione scandalosa di circa 2,3 milioni di euro e l’impedimento a pubblicare qualsiasi informazione circa i lavoratori migranti alla Asahi Kosei. Nonostante migliaia di email inviate alla Hitachi, l’azienda non ha risposto né ha fatto pressione sui suoi fornitori per il ritiro della denuncia.

Continuate a fare pressione sui fornitori contattando tutti i clienti della Asahi Kosei

Firmate la petizione verso Ford, General Motors, Chrysler, Volkswagen, Hitachi, Sony e Toshiba

La prossima udienza è fissata per il 10 Giugno mentre il processo per il 28/29 giugno perciò è necessaria una azione immediata da parte degli acquirenti per fermare il procedimento.

Finora il giudice sembra non riconoscere a Charles Hector i diritti spettanti come difensore dei diritti umani e ci sono serie preoccupazioni sulla possibilità che  i 31 lavoratori migranti vengano ammessi come parti in causa così da proteggerli dalla possibile espulsione. I cinque lavoratori che sono disposti a testimoniare sulle condizioni di lavoro in Asahi Kosei, corrono il rischio reale di perdere i loro visti per il lavoro, e di conseguenza di fronteggiare un possibile arresto, la detenzione e la deportazione in Birmania.