72 gruppi impegnati nella difesa dei diritti degli Uiguri, insieme ad oltre 100 organizzazioni della società civile e sindacati, chiedono ai marchi della moda e ai loro distributori di porre fine al lavoro forzato nella Regione Autonoma Uigura dello Xinjiang e non essere più complici delle violazioni dei diritti umani perpetrate dal governo cinese. Le associazioni chiedono in particolare ai brand di interrompere tutti i rapporti con le fabbriche coinvolte in pratiche di lavoro forzato e terminare tutti gli ordini di forniture provenienti dalla Regione Uigura, dal cotone ai prodotti finiti, entro 12 mesi.

Ora è tempo che marchi, governi e organismi internazionali agiscano concretamente: basta vuote dichiarazioni. Per porre fine alla schiavitù e agli abusi nei confronti delle popolazioni Uigure, Kazake e turco musulmane da parte del governo cinese, i marchi devono garantire che le loro catene di fornitura non siano collegate a queste atrocità. L’unico modo per assicurare che non traggano profitto da questo sfruttamento è abbandonare la regione e terminare ogni tipo di relazione con i fornitori che sostengono questo sistema” ha dichiarato Jasmine O’Connor OBE, CEO di Anti-Slavery International.

Il governo cinese ha imprigionato dagli 1 agli 1,8 milioni fra uiguri e turco musulmani in campi di detenzione e lavoro forzato: si tratta del più grande internamento di una minoranza etnica e religiosa dalla Seconda Guerra Mondiale. Le atrocità nella Regione Uigura – torture, separazioni forzate delle famiglie, sterilizzazione obbligatoria delle donne uigure – sono ampiamente riconosciute come crimini contro l’umanità. Elemento centrale della strategia del governo per dominare il popolo uiguro è un vasto sistema di lavoro forzato, che colpisce fabbriche e fattorie nella regione e in tutta la Cina, sia all’interno che all’esterno dei campi di internamento.

Gulzira Auelkhan, una donna kazaka detenuta in un campo di internamento e poi costretta al lavoro forzato in una fabbrica ci ha riferito: “La fabbrica di vestiti non era diversa dal campo di internamento. C’erano polizia, telecamere, non potevi andare da nessuna parte”.

Nonostante l’indignazione globale per gli abusi, i principali marchi della moda rafforzano esponenzialmente il proprio potere economico e presenza sul mercato, macinando profitti approfittando di questa situazione. I brand continuano a rifornirsi di milioni di tonnellate di cotone e filato dalla Regione Uigura. Circa 1 abito in cotone su 5 venduto nel mondo contiene materiale proveniente da questa zonaed è praticamente certo che molti di questi prodotti siano ottenuti attraverso il lavoro forzato.

I marchi multinazionali dovrebbero chiedersi se si sentono a loro agio nel contribuire alle politiche di genocidio contro il popolo uiguro. Finora sono riusciti a sottrarsi alle accuse di complicità: ma ora basta” ha dichiarato Omer Kanat, Executive Director del Uyghur Human Rights Project.

Le multinazionali più importanti hanno dichiarato di non tollerare il lavoro forzato nelle loro catene di fornitura, ma ancora non hanno spiegato come intendano mettere fine a queste pratiche e continuano a fare affari sulla pelle degli Uiguri e dei turco musulmani in Cina.

I lavoratori forzati nella Regione Uigura rischiano violente rappresaglie quando denunciano la loro situazione. Il clima generale rende impossibile eseguire indagini preventive su una azienda e permette ai marchi di continuare gli abusi” ha dichiarato Scott Nova, Executive Director del Worker Rights Consortium.

Vista la mancanza di influenza e l’incapacità di prevenire e mitigare gli abusi, i marchi e i distributori devono fare tutto ciò che possono per mettere fine alle relazioni commerciali con la Regione Uigura e assumersi le proprie responsabilità nel rispetto dei diritti umani così come previsto dai Principi Guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani” ha dichiarato David Schilling, Senior Program Director of Human Rights presso l’Interfaith Center on Corporate Responsibility.

Ha ancora un senso la responsabilità di impresa? Se sì, i marchi della moda devono agire subito,      quando giornalisti indipendenti, esperti delle Nazioni Unite, organizzazioni impegnate nella difesa dei diritti umani riferiscono gravi abusi” ha dichiarato Jennifer (JJ) Rosenbaum, Executive Director del Global Labor Justice – International Labor Rights Forum. “I principi su imprese e diritti umani richiedono che i marchi smettano subito di utilizzare cotone e lavoro della Regione Uigura nelle loro catene di fornitura”.

Questa è l’ennesima dimostrazione che è scaduto il tempo per generiche dichiarazioni di principio basate su un approccio volontario. Servono norme vincolanti per regolare la condotta delle imprese in materia di diritti umani e imporgli di attuare politiche efficaci di dovuta diligenza per identificare e prevenire gli abusi derivanti dalle loro attività economiche lungo la catena di fornitura. E quando tali violazioni emergono in tutta la loro gravità, di attuare azioni rimediali efficaci ed immediate” dichiara Deborah Lucchetti della Campagna Abiti Puliti, coalizione italiana della CCC.

 

Le organizzazioni chiedono ai marchi multinazionali e ai loro distributori di:

  • Interrompere le forniture di cotone, filati, tessuti e prodotti finiti dalla Regione Uigura. Visto che il cotone e i filati della Regione vengono utilizzati per produrre abiti in Cina e molti altri Paesi, i marchi devono imporre ai propri fornitori di non utilizzarli nelle loro produzioni
  • Interrompere le relazioni con le aziende implicate nell’uso di lavoro forzato – quelle che operano nella Regione Uigura e hanno accettato sussidi e/o manodopera dal governo cinese. Ad esempio: Esquel Group basato ad Hong Kong e le aziende cinesi basate fuori dalla Regione Uigura, comeHuafu Fashion Co., Lu Thai Textile Co., Jinsheng Group (società madre della Litai Textiles/Xingshi), Youngor Group e Shandong Ruyi Technology Group Co.
  • Impedire a qualsiasi fornitore fuori dalla Regione Uigura di utilizzare lavoratori uiguri o turco musulmani forniti attraverso lo schema cinese del lavoro forzato
  • Nota: intraprendere queste azioni non preclude per i brand la possibilità di rifornirsi altrove in Cina se il cotone e i filati non provengono dalla Regione Uigura e i fornitori non usano lavoro forzato di uiguri e turco musulmani

Praticamente tutta l’industria della moda è coinvolta nell’uso di lavoro forzato uiguro e turco musulmano. Inchieste e report affidabili dell’Associated Press, Australian Broadcasting Corporation, Australian Strategic Policy Institute, Axios, Congressional-Executive Commission on China, Global Legal Action Network e del Wall Street Journal hanno collegato questi marchi e distributori a casi specifici di lavoro forzato uiguro:

  • Abercrombie & Fitch
  • adidas
  • Amazon
  • Badger Sport (Founder Sport Group)
  • C&A (Cofra Holding AG)
  • Calvin Klein (PVH)
  • Carter’s
  • Cerruti 1881 (Trinity Limited)
  • Costco
  • Cotton On
  • Dangerfield (Factory X Pty Ltd)
  • Esprit (Esprit Holdings Ltd.)
  • Fila (FILA KOREA Ltd)
  • Gap
  • H&M
  • Hart Schaffner Marx (Authentic Brands Group)
  • Ikea (Inter IKEA Systems B.V.)
  • Jack & Jones (Bestseller)
  • Jeanswest (Harbour Guidance Pty Ltd)
  • L.Bean
  • Lacoste (Maus Freres)
  • Li-Ning
  • Mayor
  • Muji (Ryohin Keikaku Co., Ltd.)
  • Nike
  • Patagonia
  • Polo Ralph Lauren (Ralph Lauren Corporation)
  • Puma
  • Skechers
  • Summit Resource International (Caterpillar)
  • Target Australia (Wesfarmers)
  • The North Face (VF) *
  • Tommy Hilfiger (PVH)
  • Uniqlo (Fast Retailing)
  • Victoria’s Secret (L Brands)
  • Woolworths (Woolworth Corporation, LLC.)
  • Zara (Inditex)
  • Zegna

La Coalizione per fermare il lavoro forzato nella Regione Uigura raggruppa organizzazioni della società civile e sindacati impegnati a mettere fine al lavoro forzato sostenuto dalla Stato cinese nella Regione Uigura, chiamata dalla popolazione locale East Turkistan.

Hanno aderito:

  1. ABVV-FGTB (General Labour Federation of Belgium)
  2. achACT (Actions Consumers Workers)
  3. ACV-CSC (Confederation of Christian Trade Unions)
  4. ACV-CSC METEA (Metal and Textile Industries Trade Union)
  5. Advocates for Public Interest Law
  6. AFL-CIO
  7. Alberta Uyghur Association
  8. altraQualità
  9. Anti-Slavery International
  10. Arisa Foundation
  11. Arise Foundation
  12. Arzu Uigurischer Kuturverein e.V. (Azru Uyghur Cultural Association)
  13. Asian Solidarity Council for Freedom and Democracy
  14. Association des Ouïghours de France (Association of French Uyghurs)
  15. Athenai Institute
  16. Australia Tibet Council
  17. Australian Council of Trade Unions
  18. Australian East Turkestan Association
  19. Australian Uyghur Association
  20. Australian Uyghur Tangritagh Women’s Association
  21. Austria Uyghur Association
  22. Azzad Asset Management
  23. Bangladesh Garment and Industrial Workers’ Federation
  24. Belgium Uyghur Association
  25. Bishkek Human Rights Committee
  26. Campagna Abiti Puliti
  27. Campaign for Uyghurs
  28. Canada East Turkestan Union
  29. Central Eurasian Studies Society
  30. China Aid Association
  31. China Labor Watch
  32. China Labour Bulletin
  33. Christian Solidarity Worldwide
  34. Citizen Power Initiatives for China
  35. Clean Clothes Campaign
  36. Collectif Ethique sur l’étiquette
  37. Comité de Apoyo al Tíbet (Tibet Support Committee)
  38. CORE Coalition
  39. Corporate Accountability Lab
  40. Covenants Watch
  41. Dabindu Collective
  42. Daniye Uyghur Jama’itining Wekili (Denmark Uyghur Association)
  43. Doğu Türkistan Basin ve Medya Derneği (East Turkistan Press and Media Association)
  44. Doğu Türkistan Gençlik Derneği (East Turkistan Youth Association)
  45. Doğu Türkistan Kültür Merkezi Duisburg (East Turkistan Cultural Center Duisburg)
  46. Doğu Türkistan Maarif ve Dayanimsa Derneği (East Turkistan Education and Solidarity Association)
  47. Doğu Türkistan Muhacirlar Derneği (East Turkistan Immigrants Association)
  48. Doğu Türkistan Nuzugum Kültür ve Aile Derneği (Nuzugum Culture and Family Centre)
  49. Doğu Türkistan Spor ve Gelişim Derneği (East Turkistan Sports and Development Association)
  50. Doğu Türkistan Yeni Nesil Hareketi Derneği (East Turkistan New Generation Movement)
  51. Dutch Uyghur Human Rights Foundation
  52. Dutch Uyghur, Tibet, Mongol People Cooperation Organization
  53. East Turkestan Union in Europe
  54. East Turkistan Art & Science Institute
  55. East Turkistan Association of Canada
  56. East Turkistan Cultural and Solidarity Association
  57. East Turkistan Foundation
  58. East Turkistan Human Rights Watch Association
  59. East Turkistan Information Center
  60. East Turkistan National Council
  61. East Turkistan Union in Europe
  62. Eastern Turkistan Uyghur Association in the Netherlands
  63. FAIR (Fair Trade Cooperative)
  64. Fair Action
  65. Fashion Roundtable
  66. FGTB – CG (General Union Belgium)
  67. FIDH (International Federation for Human Rights )
  68. Formosan Association for Public Affairs
  69. FOS (Solidarity for the socialist movement in Flanders)
  70. Free Tibet
  71. Freedom Fund
  72. Freedom United
  73. Garment Labour Union
  74. Gender Alliance for Development Center
  75. Global Aktion
  76. Global Alliance Against Traffic in Women
  77. Global Labor Justice – International Labor Rights Forum
  78. Global Legal Action Network
  79. God Bless HK
  80. Grupo de Apoio ao Tibete (Tibet Support Group)
  81. H&M Hong Kong Staff Union
  82. Hong Kong Global Connect
  83. HOPE not hate
  84. Human Rights in China
  85. Human Rights Now
  86. Human Rights Watch
  87. Humanity Beyond Borders
  88. Interfaith Center on Corporate Responsibility
  89. International Campaign for Tibet
  90. International Commission of Jurists
  91. International Dalit Solidarity Network
  92. International Service for Human Rights
  93. International Trade Union Confederation
  94. Isa Yusuf Alptekin Foundation
  95. Islamic Information & Services Foundation
  96. Ittipak Uyghur Society of the Kyrgyz Republic
  97. Japan Uyghur Association
  98. Japan Uyghur Union
  99. Jewish World Watch
  100. Justice For All
  101. Kazakhstan National Culture Center
  102. Keep Taiwan Free
  103. Korean House for International Solidarity
  104. Labour Behind the Label
  105. Lantos Foundation for Human Rights & Justice
  106. Malaysia Consultative Council of Islamic Organizations
  107. Maquila Solidarity Network
  108. Mavi Hilal
  109. Minaret Foundation
  110. Movimento Consumatori (Consumer Movement)
  111. Netwerk Bewust Verbruiken (Network for Conscious Consumption)
  112. Norwegian Uyghur Committee (NUK)
  113. Open Gate La Strada Macedonia
  114. Pakistan Ömer Uyghur Foundation
  115. Peace Catalyst International
  116. Public Citizen
  117. Qutatqu Bilik Institute
  118. Rafto Foundation for Human Rights
  119. Reconstructionist Rabbinical Association
  120. Religious Freedom Institute
  121. René Cassin
  122. Responsible Sourcing Network
  123. Robert F Kennedy Human Rights
  124. Satuq Bughrahan Science and Culture Center
  125. SAVE (Social Awareness and Voluntary Education)
  126. Save Tibet
  127. Science, Education and Research Foundation
  128. SHARE (Shareholder Association for Research & Education)
  129. Shukr Foundation
  130. Society for Threatened Peoples
  131. Society Union of Uyghur National Association
  132. Solidarity China
  133. Stand with Hong Kong
  134. Stefanus Alliance International
  135. STOP THE TRAFFIK
  136. Südwind
  137. SÜDWIND-Institut
  138. Suomen Ita Turkestan Yhdistys (Finland East Turkistan Association)
  139. Sweden East Turkistan Education Association
  140. Sweden Mahmut Kashgeri Mother Tongue School
  141. Sweden Uyghur Education Association
  142. T’ruah
  143. Taiwan Association for Human Rights
  144. Taklimakan Islamiska Kultur Center
  145. TERRE DES FEMMES Schweiz
  146. The Rights Practice
  147. Tibet Justice Center
  148. Tibet Support Group
  149. Tibetan Youth Association in Europe
  150. Trades Union Congress
  151. Uighur U.K. Association
  152. Uigurischer Veren Schweiz (Swiss Uyghur Association)
  153. Uiguriska Utbildingsföreningen (Uyghur Education Association)
  154. UK Uyghur Community
  155. United Students Against Sweatshops
  156. Unrepresented Nations and Peoples Organization
  157. Unseen UK
  158. US Tibet Committee
  159. Uyghur Academy
  160. Uyghur Academy America
  161. Uyghur Academy Australia
  162. Uyghur Academy Europe
  163. Uyghur Aid
  164. Uyghur American Association
  165. Uyghur Association of Victoria
  166. Uyghur Collective
  167. Uyghur Democracy and Human Rights Center
  168. Uyghur Forum
  169. Uyghur Human Rights Project
  170. Uyghur Media Center
  171. Uyghur Mothers’ Union in Germany
  172. Uyghur Radio TV
  173. Uyghur Rally
  174. Uyghur Relief Fund
  175. Uyghur Research Institute
  176. Uyghur Rights Advocacy Project
  177. Uyghur Solidarity Campaign
  178. Uyghur Support Group Netherlands
  179. Uyghur Transitional Justice Database
  180. Uyghur Youth Union in Kazakhstan
  181. Uzbekistan Uyghur Culture Center
  182. Victims of Communism Memorial Foundation
  183. Victoria Hong Kong Tertiary Student Association
  184. Walk Free
  185. We Social Movements
  186. Worker Rights Consortium
  187. World Uyghur Congress