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Siamo a circa un anno dal lancio della campagna internazionale che ha spinto molte imprese a rivedere le loro politiche aziendali in relazione alla sabbiatura. Grazie a tutti voi, abbiamo registrato successi considerevoli ottenendo impegni specifici dai più grandi marchi della moda italiani e internazionali: Armani, Benetton, Bestseller, Burberry, C&A, Carrera Jeans, Charles Vögele, Esprit, Gucci, H&M, Levi-Strauss & Co., Mango, Metro , New Look, Pepe Jeans, Replay e Versace hanno via via annunciato la messa al bando del sandblasting dai loro stabilimenti. Per questo siamo fiduciosi rispetto alla reale possibilità di eliminare definitivamente i jeans sabbiati dal mercato.

Il percorso è ancora lungo e per essere credibile necessita di un’azione di monitoraggio che verifichi l’effettiva adozione di politiche aziendali di prevenzione del rischio in materia di salute e sicurezza lungo l’intera filiera produttiva. Senza dimenticare la necessità di risarcire i lavoratori che hanno contratto la malattia e di mettere in campo strategie che coinvolgono i sindacati locali e le ONG per sviluppare programmi di miglioramento con i lavoratori sul campo.

Inoltre ci sono ancora alcuni brand, come Dolce & Gabbana e Roberto Cavalli, che continuano a rifiutare il confronto con la Campagna Abiti Puliti. Un atteggiamento lontano dalla responsabilità di impresa che prevederebbe un immediata presa in carico del problema che riguarda migliaia di lavoratori a rischio.

Per questo la campagna non si arresta. Vi chiediamo di continuare a fare la vostra parte per sostenere la campagna internazionale per l’abolizione dei jeans sabbiati. Il vostro impegno è la nostra forza.

Firmate qui per richiamare Dolce & Gabbana alle sue responsabilità

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