free-somyot-EngOggi sono 4 anni esatti dall’arresto di Somyot Pruksakaemsuk, il giornalista e attivista dei diritti umani thailandese. La Campagna Abiti Puliti è preoccupata per le sue condizioni fisiche e chiede il suo rilascio immediato.
L’abuso della legge sulla lesa maestà per mettere a tacere media e bloggers si è intensificato dopo il colpo di stato miliare del maggio 2014. Questo mina gravemente la libertà d’espressione e minaccia tutti i cittadini thailandesi
Fai sentire la tua voce e firma la petizione: http://www.ipetitions.com/petition/tell-thailand-free-thai-activist-somyot

Somyot ha collaborato con la Clean Clothes Campaign in numerose campagne e Azioni Urgenti. Le accuse contro di lui si basano su due articoli satirici, scritti da qualcun altro, pubblicati sul giornale Voice of Taksin (la Voce degli oppressi), ora non più esistente, e di cui al tempo Somyot era il direttore. L’Articolo 112 del codice penale thailandese stabilisce che “chiunque diffami, insulti o minacci il re, la regina, l’erede al trono o il reggente, deve essere punito con la carcerazione da tre a quindici anni”. Inoltre, poco prima del suo arresto, il 28 aprile 2011, Somyot aveva lanciato pubblicamente una petizione per rimuovere il reato di lesa maestà dal codice penale thailandese.

Il 30 aprile 2015 Somyot avrà trascorso 4 anni dietro le sbarre, durante i quali tutte e 16 le sue richieste di cauzione sono state respinte. Somyot soffre di gotta e ipertensione e ci sono serie preoccupazioni che il trattamento medico che sta ricevendo nel carcere Bangkok Remand non sia sufficiente.

Fai sentire la tua voce e firma la petizione: http://www.ipetitions.com/petition/tell-thailand-free-thai-activist-somyot