copertina_report_2012Mentre migliaia di lavoratori in Bangladesh continuano a lottare per condizioni di lavoro sicure, la Clean Clothes Campaign lancia l’Urgent Appeal Annual Review, un rapporto interattivo che mostra in che modo l’organizzazione supporta questi e tutti gli altri lavoratori che combattono per un lavoro più sicuro, per il salario dignitoso e per la libertà di associazione sindacali.

Il rapporto annuale Facts Behind Fashion del 2012 presenta le vere storie accadute all’interno dell’industria tessile di tutto il mondo. La versione online permette ai visitatori di scoprire le condizioni in cui si trovano alcune delle fabbriche da cui provengono i loro abiti e le modalità con cui la CCC lavora insieme ai lavoratori, alle organizzazioni locali e ai sindacati per fermare le violazioni dei diritti dei lavoratori.

La CCC è intervenuta nel 2012 su 30 azioni urgenti per supportare lavoratori e lavoratrici tessili. Più di 38 aziende sono state chiamate a rispondere delle condizioni critiche degli operai coinvolti.

Le mappe e i casi mostrano le violazioni che la CCC ha trattato in tutto il 2012. I tipi di violazioni sono stati suddivisi in quattro categorie:

  • libertà di associazione;
  • stipendi e contratti;
  • salute, incendi e sicurezza;
  • persecuzione e altre minacce.

Le altre minacce comprendono le discriminazioni di genere e altre incredibili violazioni come persecuzioni e omicidi. Il 2012 ha visto inoltre alcuni dei peggiori incendi di fabbriche che hanno colpito il settore tessile negli ultimi anni con 398 lavoratori e lavoratrici morti intrappolati nella Ali Enterprises in Pakistan e nella Tazreen Fashions in Bangladesh. Il rapporto annuale contiene anche una timeline, composta da report, nuovi articoli, campagne e video, relativi distributore tedesco KIK cliente di entrambe queste fabbriche.

Durante quest’anno ci sono stati anche molti momenti positivi, come la vittoria nel caso Kizone ad inizio 2013, quando ADIDAS dopo un’enorme pressione pubblica ha accettato di contribuire al fondo di risarcimento di 1,8 milioni di dollari per i 2800 lavoratori e lavoratrici rimasti senza lavoro dopo la chiusura della fabbrica.

Molte delle azioni urgenti che hanno avuto successo non solo sono state importanti per i lavoratori a livello locale, ma hanno creato un precedente con un enorme potenziale di ricaduta per rivendicazioni future su scala globale: queste vittorie possono servire da ispirazione per tutti quei lavoratori che si trovano ad affrontare problemi simili in altri luoghi di lavoro e in altri paesi.